domenica 28 ottobre 2007

Recensione: 28 settimane dopo

Parte in sordina, per i primissimi minuti. Poi lo sfogo. L'assalto degli uomini rabbiosi è un turbine di occhi rossi, occhi sani, zanne, grinfie, urla, fughe, fughe, fughe... È un film avvincente, una specie di remake, ma più coinvolto nell'organizzazione della società inglese che cerca di sopravvivere e che invece era meglio sterminare tutta. È un road movie anche questo. Molto coinvolgente la fuga di notte col mirino ad infrarossi del fucile. Non è però un film imperdibile nel senso che non aggiunge nulla alla caterva di film horror dove gli zombie massacrano gli uomini sani. Bellissima la Londra spettrale e alcune scene di guerra.

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