domenica 28 ottobre 2007

Recensione: La ricerca della felicità

Avevo voglia di chiedere a Muccino i danni per i quintali di Nutella che ho trangugiato dopo aver visto i suoi due successi ("L'ultimo bacio" e "Ricordati di me") che più disfattisti di quelli non ho mai visto. Con questo film, altro che Nutella! È davvero appassionante e commovente. La telecamera non si stacca mai dal protagonista che, talvolta narratore, galleggia nella bufera della vita, finché - alla fine - riesce ad arrivare alla meta. La storia, ambientata negli Anni Ottanta con Reagan e Magic Johnson, è intensa e reale fra gente ricca con giacca e cravatta e felice e gente povera che fa la fila per un tetto. Forse la morale è un po' materialista: i soldi ed il successo. Però, il protagonista è un uomo con grandi sentimenti, con la voglia di fare, di lavorare e di crescere il proprio figlio: bravissimo il figlio prodigio di Smith.

Recensione: Hannibal Lecter

"Il bambino Hannibal è morto nell'inverno del 1944. Quello che è rimasto non ha parole per essere definito, tranne mostro". È la storia di un bambino a cui fanno fuori la famiglia e mangiano la sorella. Diventato grande, lo stesso si vendica: praticamente la storia di Conan. La differenza sta nella ricostruzione storica della seconda guerra mondiale e della Francia post bellica.

Recensione: Flightplan

La protagonista, Jodie Foster, perde il marito. Dalla Germania ritorna negli States con la figlia di 6 anni e la bara del consorte. Prende l'aereo, si addormenta e, una volta risvegliatasi, si accorge che la figlia non c'è più. Qui inizia il thriller che ha due importanti colpi di scena. E' molto avvicente e soddisfa gli amanti del genere thriller fatto di suspence con pochissimo sangue e un numero limitatissimo di colpi di pistola.

Recensione: La casa del diavolo

È un film così così, lo so. Però, è straordinariamente divertente e dissacrante, nonché autoironico. L'ambientazione americana border-line, i personaggi sadici, il poliziotto fuorilegge, la musica country, i dialoghi al limite della comicità fanno di questo film "road-movie" uno dei migliori del genere horror splatter, meglio del precedente "La casa dei mille corpi". Non mi ricordo di essere inorridito e divertito contemporanemente. Bellissime alcuni frasi: "Voglio un gelato tutti fottuti frutti"; "Siamo bacherozzi" (ripetuto venti volte); "Cinese, giapponese, mutande scese, tette appese"... La scena finale è malinconica e orribile sulle note di Free Bird dei Lynird Skynird

Recensione: King Kong

La storia è quella, il film originario è quello: molto rispettato. Certo, gli effetti grafici rendono questo film magico e realistico all'impossibile. E' un film prettamente d'azione e dura 3 ore semplicemente perché il regista lascia "lunghe" le scene di lotta fra Kong e i dinosauri, fra gli umani contro i mostri e fra Kong e l'esercito. Lo ha fatto per dimostrare le proprie capacità creative virtuale: la Wignut è quella de Il Signore Degli Anelli. Il film è anche romantico e triste se vogliamo.

L'amore non va in vacanza

Bellissimo film. È una commediola sull'amore con una strepitosa Kate Winslet su tutti. Si tratta di una storia, anzi di due storie d'amore, che s'intrecciano nella realtà vera, non in un mondo finto e fantastico creato per fare cassetta con i soliti equivoci comici. Ho travato stupenda la campagna inglese innevata, ma oscena la cravatta indossata dall'anziano sceneggiatore amico di Kate. Comunque, imperdibile.

Tutte le donne della mia vita

Bello, appassionante, di una passione che definire "disordinata" è un insulto, ma non mi viene in mente altro. Il protagonista è un cuoco formidabile e ne dà prova con lezioni e consigli da saggio. Con le donne ha un successo indescrivibile: le prende per la gola. Ma come uomo e padre è una cilecca. Nel film cerca di rimediare e - forse - ci riesce, anche se uomini come lui non possono cambiare. Il film di Simona Izzo è una sorta di poesia sullo sfondo dell'isola di "Iddu", esso, il vulcano Stromboli. Il gusto ed il profumo non ci sono al cinema, bensì nelle espressioni e nelle vicende degli attori. È davvero un bel film, che lascia una sensazione di lieta speranza (non è mica un film di Muccino) ed è per questo imperdibile soprattutto per le donne. Poi... si vedono le grazie di molte donne. Vanessa Incontrada mostra il suo nuovo seno e dimostra di essere una vera attrice. Michela Cescon è una ansiosa donna ben fatta... per la sua età. Elena Bouryka è una biondina non male, per i gusti giovani. L'unico neo è che il doppiaggio in siciliano lascia un po' a desiderare.

Recensione: Zodiac

Più che un thriller è un film storico. Le scene iniziali sono oggettivamente agghiaccianti. Sono saltato sulla sedia, ma solo perché mi strapiacciono le "storie vere". E questa è davvero "vera". La ricostruzione è perfetta e la somiglianza con le persone reali è impressionante. Purtroppo è troppo lungo. Due ore e quaranta non sono tollerabili per tutti. Lo sforzo, lo può fare chi ha nel cuore i film fatti bene, tempo da investire e chiappe resistenti. ll film dimostra ancora una volta che gli assassini la fanno franca quando i poliziotti non sono in grado di espletare al massimo le loro potenzialità. Arthur Leigh Allen era il principale inzidiato. Solo la forza di volontà un vignettista, Robert Graysmith, ha mantenuto viva la caccia... ed il film. Siccome era molto fedele alla realtà, la seconda parte del film è più "da indagine" che d'azione. Il film è una pietra miliare dei film storico-educativi e alternativi alle fiction che quotidianamente riportano in auge periodi storici in maniera soap, cioè soporifera.

Recensione: L'ultimo Re di Scozia

Idi Amin mori in Arabia Saudita il 16 agosto 2003 e fu sepolto nel cimitero Ruwais di Jedda. Il 17 agosto 2003, David Owen ha dichiarato in un' intervista a BBC Radio 4 che mentre ricopriva la carica di ministro degli esteri nel governo inglese (1977 - 1979) suggerì di assassinare Idi Amin. La sua idea fu respinta. Owen ha detto: "il regime di Amin è stato il peggiore di tutti. È una vergogna il fatto che noi gli abbiamo permesso di rimanere al potere così a lungo". La storia del protagonista è finzione. La realtà è il ritratto perfetto di un dittatore che per troppo tempo "hanno lasciato governare". Ho trovato magnifico il contrasto fra la povertà degli ugandesi e la ricchezza delle ville del loro leader: la storia di altri dittatori sparsi per il mondo. Ci sono alcune congruenze con Blood Diamond. Ad esempio, "QUE" ovvero questa è l'Africa; il protagonista bianco, l'amore impossibile. Raccapriccianti sono le scene finali. La moglie di Amin rimane incinta (tradimento) e viene fatta a pezzi: le gambe cucite al posto delle braccia e viceversa.

Doppia ipotesi per un delitto

"A Danny piace avvicinarsi ai suoi persecutori". Danny è il capo-mafia. Mi ricorda tanto l'enigmista a cui piace tanto avere un posto in prima fila per le sue carneficine. Questo però è un thriller con molta suspence e poco violenza, anzi tanta, ma circoscritta a brevi momenti. E la sopresa finale. Non è un film eccellente. Piuttosto è interessante per chi piace cercare l'assassino tra mille indizi e controindizi e i complici del cattivo. Alla fine si scopre tutto e - nel mio caso - un'autentica sorpresa ben preparata da chi ha scritto l'intreccio.

Recensione: Sunshine

Gli effetti speciali sono magnifici ed anche la ricostruzione dello spazio e delle sensazioni degli astronauti di fronte alla grandezza del sole. Peccato che la storia da realisticamente fantascientifica diventi - verso la fine - un po' pacchiana: il ragazzo che allunga la mano verso la massa solare e si brucia dopo cinque minuti di pellicola... Da notare che tra il primo ed il secondo tempo c'è stato un errore nella bobina. Il cinematografo ha tagliato la scena di avvicinamento alla navicella spaziale Icarus: i membri dell'Icarus II decidono di avvicinarsi e dopo l'intervallo, sono già dentro che la esplorano...

Recensione: 28 settimane dopo

Parte in sordina, per i primissimi minuti. Poi lo sfogo. L'assalto degli uomini rabbiosi è un turbine di occhi rossi, occhi sani, zanne, grinfie, urla, fughe, fughe, fughe... È un film avvincente, una specie di remake, ma più coinvolto nell'organizzazione della società inglese che cerca di sopravvivere e che invece era meglio sterminare tutta. È un road movie anche questo. Molto coinvolgente la fuga di notte col mirino ad infrarossi del fucile. Non è però un film imperdibile nel senso che non aggiunge nulla alla caterva di film horror dove gli zombie massacrano gli uomini sani. Bellissima la Londra spettrale e alcune scene di guerra.

venerdì 19 ottobre 2007

Recensioni Film: Natale a Miami

Premetto che è il primo che vedo della coppia Boldi-De Sica, quindi non subisco proprio l'effetto déjà vu. È un'assoluta novità.

E' stato un film davvero divertente, da spancellarsi dalle risate. E - incredibile - non si vede neanche un capezzolo e le scollature provocanti sono limitate. Il linguaggio è volgare, ma non stufa, mentre le gag sono le solite. Probabilmente mi è piaciuto perché ero in vena e a digiuno dalla coppia di comici. Onore anche a Massino Ghini, grande attore.

Recensioni Film - Recensione Sunshine


Gli effetti speciali sono magnifici ed anche la ricostruzione dello spazio e delle sensazioni degli astronauti di fronte alla grandezza del sole. Peccato che la storia da realisticamente fantascientifica diventi - verso la fine - un po' pacchiana: il ragazzo che allunga la mano verso la massa solare e si brucia dopo cinque minuti di pellicola...Da notare che tra il primo ed il secondo tempo c'è stato un errore nella bobina. Il cinematografo ha tagliato la scena di avvicinamento alla navicella spaziale Icarus: i membri dell'Icarus II decidono di avvicinarsi e dopo l'intervallo, sono già dentro che la esplorano...

Recensione: Starsky e Hutch

Per gli appassionati del genere comico-poliziesco è una bella storia. La violenza non scade mai nel sangue, nemmeno quando i due poliziotti vengono centrati dai coltelli di un musetto giallo, per dirla alla Kiesa. Un po' diseducativo quando sniffano cocaina (loro con le due bonazze di turno, tra cui Carmen Electra con le tette ridotte) o quando si fanno aiutare da un simpatico e caratteristico pappone negro. Egregia la scena della coda del ramarro. Onore alla sorvolata dell'auto in mare. Disonore alla mattanza del puledro regalato durante la festa ebraica dello spacciatore. Sul finale poi grande sopresa alla S&H. Un film che ha divertito la platea e mi ha fatto tanto ridere.

Recensione: Volver

Spettacolare l'intepretazione di Penelope Cruz o delle sue grazie? Già, perché il regista spagnolo incede parecchio sul suo décolleté, soprattutto quando non serve a nulla. Vedere Volver è stato come vedere un film di Pieraccioni, solo molto meno comico e molto più lento. Le attrici di Almodovar sono - al solito - brutte ed reali. L'ambientazione è di quelle che toglie il fiato: paesaggi bruciati dal sole e dal vento di levante. La storia... triste.

Recensione Cardiofitness


Carino. Non è un colossal e non lascerà il segno. Non ci sono Scamarcio e la Chiatti. Ci sono però la Romanoff (bellissima) e Costantini (bravo, forse un po' rigido, ma regge benissimo) e tre co-protagonisti: due ragazze e un ragazzo che fanno da spalla ad una coppia di pazzi. S'innamorano l'uno dell'altro, storia realisticamente im- e possibile. Il tutto in uno scenario di periferia romana, troppo pulita per essere vera, e in un contesto scolastico poco battuto, come in quello sportivo: il baseball. Sicuramente non vale la pena di spendere cinque euro per vederlo, a meno che non vogliate passare un mercoledì spensierato e teneramente affettuoso. 3 euro, non di più, anche se alcune parti sono da stravaccarsi. Come quando le tre amiche scoprono, previa scommessa e con un sotterfugio, la reale età di quel ragazzo neo-iscritto in palestra.

Recensione Alpha Dog

La storia è vera, verissima e raccontanta con dovizia di particolari. Purtroppo il film è un continuo andare e venire per case dove si trovano: lusso sfrenato, droga (marijuana), ragazze ricche e facili, ragazzi nullafacenti spacciatori tatuatissimi e fattissimi. Il film non ha un minimo di azione ed è volgarissimo. Bruce Willis fa una parte minore. Justine Timberlake, con quella faccia d'angioletto, non può che essere un cattivo sfigato, come lo sono tutti. Tutti, che - fattisi prendere dal panico - uccidono un ragazzino che non aveva compreso fino in fondo che razza di gente frequentasse. Johnny Truelove, rappresentato come un codardo con la pistola ed i soldi, è Jessy James Holliwood: il più giovane "most wanted" dell'FBI. Se voltete saperne di più, ci sono molti siti che trattano del suo caso, che in America ha fatto scalpore.