mercoledì 28 febbraio 2007

Inland Empire - L'impero Della Mente

Titolo Orginale: Inland Empire
Interpreti Principali
: Laura Dern, Jeremy Irons, Justin Theroux, Scott Coffey
Genere: Drammatico
Durata: 172 minuti
Casa Distribuzione: BIM Film
Data di uscita nei Cinema: 9 Febbraio 2007

Trama: A Los Angeles, un regista di successo (Jeremy Irons) sceglie i 2 protagonisti di un film che ha un'oscuro passato.. Sembra infatti che il film affidato all'affermato regista, sia un remake di una pellicola interrotta diversi anni prima a causa dell'assassinio dei 2 protagonisti. Gli attori, ignari della vicenda cominciano le riprese, ma si intuisce subito che c'è qualcosa che non va.

Trailer del film:



Recensione: Chiamarla recensione sarebbe una cosa grossa, per la sua pochezza assoluta. Una pochezza assoluta che deriva dal fatto di non aver compreso fino in fondo il "vero significato" di questo film: Secondo alcuni, questo non è un film per tutti, anzi..E' solo per pochi eletti. Incuriosito dal "nuovo capolavoro" di David Lynch, leone d'oro per la carriera a Venezia, spinto da tanti buoni propositi, e dalle ottime recensioni viste su tutti i siti specialisti del settore, sono andato al cinema. Un bellissimo inizio, un'immagine di una puntina sul giradischi un pò offuscata, e spazio al titolo.. Caratteri cupi, sfondo nero, stanno ad indicare che il film si prospetta su questa lunghezza d'onda. In sala c'è un suono avvolgente, che sarà il punto centrale di tutto il film. Se avete un home theatre acquistate il dvd quando uscirà, altrimenti andate a vederlo in uno di quei pochi cinema che proiettano film d'autore nella vostra città. La scena iniziale è quella in cui una donna piuttosto anziana si reca a casa di una famosa attrice che abita nel suo quartiere per presentarsi. Davanti ad un caffè, l'anziana signora (vecchia non è appropriato) comincia a incattivire lo sguardo e il discorso, parlando di concetti senza senso..anche l'attrice sorpresa non capisce più nulla. Cambia il tempo, il luogo, e i protagonisti. L'occhio ci caede su una specie di parodia interpretata da conigli nelle sembianze della tipica famiglia americana; addirittura in una intervista è stato chiesto a Lynch se poteva spiegare al pubblico la presenza dei "rabbits". Lui ha detto di non sapere il perchè..chissà cosa gli frullava in testa. Ho voluto citare le prime due scene per darvi un'idea di come il film possa essere spezzettato e piuttosto difficile da capire; non sempre infatti il nesso logico viene a galla, anche se devo dire che David Lynch in questo film, mi ha terrorizzato molto di più di tanti film dell'orrore. Perchè? perchè ci sono alcuni attimi in cui i personaggi hanno dei volti, o delle espressioni resi incomprensibili dalla luce, e terrificanti dal suono. E' veramente una esperienza sensoriale, credo che addirittura questo film ti lasci un leggero mal di testa alla fine della proiezione..e non ero l'unico a dirlo. Che l'elemento disturbatore di Lynch sia questo?
Ripeto ancora.. non voglio avere la presunzione di commentare un film come questo; voglio solo limitarmi a descrivere ciò che ho visto e ciò che ho provato. Putroppo il senso mi è stato molto difficile da comprendere..e per questo non voglio dare votazioni alla pellicola. Chi ama Lynch, chi ama i film d'autore, e chi ha la mente abbastanza contorta da riuscire a capire tutte le sfaccettature dell'assurdo, troverà in Inland Empire un capolavoro assoluto..mentre per tutti gli altri, beh...non è proprio il caso!

La frase: "Signora è tutto apposto, tranquilla...stai solo morendo"

giovedì 22 febbraio 2007

The Hollow - La notte di Ognissanti



Titolo Originale: The Hollow
Regia: Kyle Newman
Genere: Horror
Interpreti principali: Nick Carter, Kaley Cuoco, Kevin Zegers, Judge Reinhold
Distribuito in Italia da: Fox
Durata: Approssimativamente 90 minuti

Trama: Ian Cranston è l'ultimo discendente di Ichabod Crane (l'agente di polizia interpretato da Johnny Depp nel primo capitolo), e si è da poco trasferito nella tranquilla cittadina di Sleepy Hollow con la sua Famiglia. Non a conoscenza delle sue radici e del suo passato, Ian viene messo in guardia da Klaus, il custode del cimitero di Sleepy Hollow: il cavaliere senza testa è tornato, e per la notte di Halloween vuole la testa di un Crane!

Recensione: Appena ho visto tra le novità a noleggio "The Hollow", e dopo aver letto la trama, mi sono incautamente fidato, pensando di vedere un film "quasi degno" del suo predecessore. Ahimè mi sbagliavo. E' il classico "horror blockbuster" con attori di basso calibro, trama prevedibile, e..meglio lasciar perdere. Il film inizia con un monologo del custode, che ci avverte che anche questa è una tra le tante storie di fantasmi, ma a differenza delle altre questa è vera. Il custode è una figura patetica rozza e mal riuscita: come un visionario sniffa l'aria per avvertire i pericoli, e l'eventuale presenza del cavaliere senza testa. La sua onniscienza viene resa patetica dal modo di recitare e dalla sua figura prettamente grossolana; a tal proposito, la frase "ehi, voi due avete intenzione di fare figli? beh se volete farli, devi promottermi che prenderai il nome di tua moglie. Non voglio altri Crane, e tantomeno altre notti come questa". Ma la chicca di questo film, purtroppo è Nick Carter. Il cantante dei Backstreet Boys si è dato all'home video, nella parte dello spaccone capitano della squadra di football. Niente da dire su come recita, ma sembra che questo film sia stata una trovata pubblicitaria per attirare svariate fans del cantante a noleggiare il film; mossa ingannevole! E comunque credo che anche le fans di Carter siano rimaste deluse. Il biondo Backstreet Boys, pare si sia appesantito un pò troppo, diventando "tutto ciccia e brufoli".Bravino invece il protagonista.
Per rendervi un idea, provate a confrontare queste due foto:

Questa è tratta dal Mistero di Sleepy Hollow, il primo film; anche se è una ricostruzione fatta come cartone animato, potete vedere chiaramente che il personaggio rispetta il nome.











Qui invece vediamo il nuovo cavaliere senza testa.. anche se una testa ce l'ha Quella della zucca malefica di halloween. Stiamo cadendo nel ridicolo?









VOTO : 3,5

Trailer:

martedì 20 febbraio 2007

L'arte Del Sogno



Titolo Originale
: The Science of Sleep
Nazione: Francia/Italia
Anno di produzione: 2006
Regia: Michel Gondry
Interpreti principali: G.Garcìa Bernal, C.Gainsbourg, Miou-Miou
Durata: 105 minuti


Trama: Stéphane, giovane, creativo, sognatore, torna in Francia dopo anni di
lontananza. La madre gli procura un lavoro dove Stéphane è convinto di
poter liberare la sua creatività illustrando calendari. Ad attenderlo
è in realtà un ufficio ricavato in uno scantinato, un monotono lavoro
e dei bizzarri e cinici colleghi.
Nulla lo tratterebbe più a Parigi se non fosse per un fortuito
incidente con il pianoforte della sua vicina Stephanie.
Stephanie diventa presto l'oggetto dei desideri ma soprattutto dei
sogni di Stéphane...

Trailer:



Recensione:
Rendere concrete le forti emotività e irrazionalità di questo film è
di certo un compito difficile. Gondry riesce a
costruire un'opera naif, poetica, fantasiosa e paradossale sfociando
talvolta nella paranoia.
Il film si apre con Stéphane nelle stanze di cartone all'interno della
sua mente, alla conduzione dello show educativo che ci spiega come
nascono i sogni. Davanti ai fornelli il poetico presentatore ci mostra
come cucinare nel modo corretto un sogno, mescolando attentamente ogni
ingrediente. Innanzitutto un po' di pensieri a casaccio, una punta di
reminiscenze del giorno, mischiate con dei ricordi del passato,
aggiungere amore, emozioni, relazioni e tutto ciò che finisce con
"zioni", le canzoni ascoltate e le cose viste durante il giorno e
poi...attenzione arriva il sogno.
Si entra nella prima volta nel mondo fantasioso di Stéphane e non si
ha mai la certezza di averlo lasciato. L'incapacità di distinguere la
dimensione reale da quella onirica è l'elemento vincente e fa si che
ci si immedesimi fortemente con lo sfortunato personaggio. Non esiste
una distinzione tra ciò che dovrebbe essere il mondo reale e
fantasioso.
Non si ha mai l'assoluta certezza che le conquiste nella vita di
Stéphane siano in realtà solo aspirazioni o che le disgrazie siano
solo paure. Ma il sogno e la realtà si intrecciano veramente e molte
volte Stéphane si ritrova a fare cose che sta sognando di
fare. E Stephanie si trova coinvolta senza volerlo a metà strada di
due mondi e due modi di essere di un sonnambulo estremo.
Stéphane è circondato da oggetti che da soli valgono i soldi del
biglietto.Il mondo di cartone fatto di piccole macchine e palazzi
ricavati dai rotoli di carta igienica e gli animaletti di pezza
dell'amata Stephanie prendono vita nei sogni e diventano personaggi a
tuttotondo.
Il film ha quasi un'aria artigianale, un viaggio a metà tra
l'immaginazione e la poesia di una realtà color pastello.
Assolutamente consigliato a qualsiasi tipo di sognatore.

La Frase: Tocca il dietro dell'orecchio e degli occhiali, e come se
gli occhiali fossero parte del corpo..è come quando ti tocchi il pene
con la mano sinistra; io non ce l'ho il pene, ma hai la mano
sinistra

Voto: 8,5

1000 grazie ad Oddrookery che ha collaborato nella recensione con noi.

sabato 10 febbraio 2007

Hannibal Lecter: Le Origini del Male


Titolo Originale: Hannibal Rising
Anno Di Produzione: 2006
Data di Uscita nei cinema: 9 febbraio 2007
Intepreti principali: Gaspard Ulliel, Gong Li, Toby Alexander
Durata:1 h e 57 minuti
Genere: Drammatico/Horror
Distribuzione: Filmauro

Trama: Siamo in Lituania, anno 1944: ci sono conflitti a fuoco continui tra l'esercito russo e quello nazista, famiglie sterminate, razzie e saccheggi nei campi. Il piccolo Hannibal Lecter, dopo aver perso la famiglia in uno di quegli scontri a fuoco, viene rinchiuso in un orfanotrofio..Da li, partirà alla volta di Parigi, per andare dall'unico parente rimasto in vita, inizierà gli studi di medicina, e comincierà ad appassionsarsi alla scienza. Finchè un giorno, decide di farsi giustizia, contro quelli che durante la guerra, per sfamarsi, gli hanno mangiato la sorella..

La Frase: Il nostro assassino si è fatto uno spiedino: ha mangiato funghi e guance..

Recensione: Fa un certo effetto pensare ad Hannibal Lecter e vedere questo giovane attore invece che Antony Hopkins. A mio avviso però è stato freddo quanto basta, spietato e sanguinario come solo "the cannibal" è in grado di fare. In 2 ore di film, ho visto pareri molto discordanti tra di loro; c'è chi lo mette al primo posto della classifica dei "flop films", altri invece che ne sono rimasti entusiasti (sono in pochi) e altri che lo giudicano poco più che sufficiente. Il film a mio avviso è fatto molto bene, ed è inquietante quanto basta (se ripenso ancora alla scena in cui Grutas e la sua combriccola portano fuori la piccola Micha per mangiarsela mi viene la tristezza). Una storia articolata bene, senza perdita di dettagli nei vari passaggi..un buon percorso insomma. Come tutti ci aspettavamo dopo aver visto il trailer, hannibal trova gli assassini di sua sorella, e decide di sterminarli uno per uno, con metodi dozzinali ma sicuramente efficaci.Buona la musica e la fotografia.. Un applauso invece a Gong Li per la sua bellezza e la sua bravura. Comunque, dal momento che in merito al giudizio su questo film se ne sono dette tante, forse troppe, e ci sono forse pareri troppo discordi, mi limiterò solo a dirvi di andarlo a vedere, ma non darò un voto sul film...Anzi si, altrimenti non potrei aspirare a diventare un critico :)

Critica:Il film avrebbe le premesse per risultare una carta vincente per un
poker di una saga così storica. In realtà molte delle scelte lasciano
perplessi lo spettatore che è abituato a parteggiare per Lecter senza
avere obblighi di tipo morale.
Prendere le difese di un bambino reduce degli orrori della seconda
Guerra Mondiale diventa fin troppo facile e scontato.
Ciò che dovrebbe immergerci nel personaggio è la sua ambiguita. Lecter
è cultura, conoscenza, classe, freddezza e spietatezza. Dovrebbe
creare identificazione con Lecter l'essere vittima principalmente di
se stesso non di devianze infantili.
Il giovane attore, ricalca in fin dei conti, sia la fisionomia che le
espressioni e i caratteri dell'Hannibal di Hopkins, per quanto
riguarda la recitazione.
L'errore è però della sceneggiatura. Rendere il giovane Lecter un
vendicatore mascherato sembra talvolta esagerato e volutamente
conformato con lo stile cinematografico che oggi crea incasso. Il
sangue, lo splutter sono stati nella trilogia più o meno ben misurati,
usati per esplicitare ma non per aggiungere minuti alla pellicola.
La fine invece si distacca e rende sicuramente maggior giustizia al
cannibale altolocato, un annunciato banchetto che però trova riscontro
solo nell'immaginazione dello spettatore.
Nonostante tutto nel film ci sono buoni riferimenti e sottigliezze.
Lecter viene presentato come un vendicatore ma lo scopo della sua
pulizia è quello più che altro di punire gli altri per un profondo
senso di colpa verso se stesso.
Il bambino Lecter ha mangiato la sorella, così come l'adulto Lecter si
ciba di persone a lui vicine o per cui lui ha stima. I suoi banchetti
prevedono pietanze o di persone vicine o di cattivi che lui punisce
per rendere giustizia a qualcun altro.
Prova di questo è la maschera che Lecter indossa prima di fuggire
dall'orfanotrofio. La stessa maschera che gli verrà imposta in futuro,
simbolaggia la volontà di autonegare quello che l'adolescente Lecter
ricorda, un modo per punire la propria coscienza.
Nella visione del film sembra però un calcare la mano eccessivo, un
voler per forza di cose riempire di simoboli e rimandi forzati con gli
altri lavori.
Anche il rapporto con il sesso femminile mantiene un filo di coerenza
con gli altri film.
Quando alla fine Lecter fa credere alla "zia - amante" Gong Li di
essere morto le da prova che ancora in lui c'è una parte che ama,
sparendo dalla sua vita.
Le speranze però sono quelle di non trovarsi un prossimo sequel che
preveda un incontro stile Raffaella Carrà dei due. Si possono
sopportare gli adattamenti commerciali ma invischiare certi format
televisivi con il cinema no.
La musica è un punto a favore, e spiega forse più di qualsiasi altra
cosa le vere origini del male. La musica che Lecter ascolta a Firenze
in Hannibal è la stessa che si ritrova in questo film nella scena dove
per la prima volta riesce a ricordare quello che era successo alla
piccola Micha, mangiata dagli aspiranti nazisti. Le note per Hannibal
sono sempre un momento preparatore o gratificante dopo aver compiuto e
in questo film ci viene spiegato cosa c'è dietro al rito musicale.
La frase chiave del film, non la migliore ma la più rappresentativa è
quella di Gong Li "La memoria è come un coltello, a volte può
ferirti".
Il coltello e la memoria sono in effetti le due armi a doppio taglio
di Hannibal e lo saranno in tutta la sua vita, sugli altri e su se
stesso. A cura di Oddrookery


Voto: 7

Trailer:

venerdì 9 febbraio 2007

Cambia La Tua Vita con un Click - Dvd


Titolo Orginale: Click
Interpreti Principali: Adam Sandler, Kate Beckinsale, Christopher Walken, David Hasselhoff, Sean Astin
Genere: Commedia
Durata: 107 minuti
Data di produzione: 2006
Paese di Produzione: Usa
Regia: Frank Coraci
Distribuzione: Sony Pictures


Trama: Micheal è un architetto brillante, ha una bellissima moglie e una famiglia da invidiare. Il suo difetto è l'ossessione per il lavoro. Una sera, esce di casa dopo l'ennesimo litigio con la moglie, per via del poco tempo che trascorre con la sua famiglia, con lo scopo di comprare un telecomando universale che controlli tutti i suoi elettrodomestici (televisori, hi-fi, decoder ecc). Nel negozio incontra una figura un pò strana (Morty) che gli mostra l'ultimo modello di telecomando universale: morty è disporso a dare a Micheal gratuitamente il telecomando, ma con una sola avvertenza: "il prodotto non è restituibile". Da allora inizieranno una serie di eventi tragicomici per il povero Micheal, che comincierà a capire perchè il telecomando non è restituibile.

Trailer:



La Frase: "Che Sapore di merda... Stacy??? Hai messo della merda nel mio panino?"

Recensione: A mio avviso è un film molto carino da vedere, ma che poi lascia qualche perplessità: forse è una delle poche commedie "facili" di produzione americana che riescono a farti riflettere per qualche istante sul senso della vita. Il tutto però usando toni ironici, distaccati, allietati da un finale che tira su il morale. L'inizio del film è un pò banale, molto lento nello sviluppo, poi comincia a prendere consistentemente piede, e si trasforma in una serie di eventi ilari e spettacolari. Da "Oscar per la Risata" la scena in cui Micheal è nello studio del suo capo (il famoso bagnino Mitch, interpretato da David Hasselhoff), e continua a fermare il tempo per picchiarlo, insultarlo per poi riprendere come se niente fosse. Da metà in poi il film cambia lato.. Non so se sia stata una scelta voluta, ma sembra quasi che si cambi genere di film. Da una comi-commedia, si passa (per dirla in toni estremi) ad un film drammatico.. Qui possiamo vedere la decadenza di un personaggio, e le conseguenze che ci sono state nella sua vita per colpa del telecomando. Fino a quando... Beh questo è meglio non dirlo, altrimenti non ci sarebbe gusto a guardarlo. Ve lo consiglio in tutti i casi.

Voto: 7

martedì 6 febbraio 2007

Anteprima: Trailer Finale di Saw III

Nell'attesa del trailer in italiano (l'uscita del film nelle sale è prevista per il prossimo mese) vediamo il nuovo e definitivo trailer di saw 3. Da quello che si può vedere, il film sarà ancora più "agghiacciante" dei 2 precedenti.