domenica 25 maggio 2008

Film: My Architect

TITOLO: My Architect
NAZIONE: USA
GENERE: Documentario
DURATA: 116 min.
DATA DI USCITA: 2003
REGIA: Nathaniel Kahn

Louis I. Kanh (1901-74), Lou per gli intimi, ebreo, estone di nascita, fu uno dei maggiori e originali architetti del secondo Novecento, sicuramente il più eccentrico. Mise al mondo tre figli: la primogenita da una moglie che gli negò sempre il divorzio, la seconda e il terzogenito maschio sono illegittimi ma riconosciuti. Tutte e tre le donne erano architette e sue collaboratrici. Eccentrico fu persino il modo di andarsene, lasciando debiti per mazzo milione di dollari: morì di attacco cardiaco alla Penn Station di New York e rimase quattro giorni all’obitorio: sul passaporto aveva scancellato l’indirizzo. Sono due le circostanze che danno un insolito interesse al film. È il ritratto di un piccolo (167 cm di altezza) grande uomo fuori dall’ordinario come uomo e come architetto; è,in forma d’inchiesta audiovisiva, il ritratto tracciato da suo figlio quarantenne che va alla ricerca dell’identità del padre, conosciuto da bambino, visitando le sue opere attraverso il mondo, parlando con i congiunti vicini e lontani, gli amici, gli architetti ammiratori del padre e non. Ne esce il caso raro di un documentario in prima persona che coinvolge emotivamente pure gli spettatori ignari di architettura, un viaggio che è anche una riflessione sulla vita, grande sistema di contraddizioni.

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